A dieci anni di distanza da quando si è registrato il devastante fenomeno patogeno nel Salento, un libro di Daniele Rielli ripercorre la vicenda punto per punto, raccontando di un disastro naturale, quello causato dalla Xylella, che si poteva certamente contenere. Un intreccio inestricabile di scelte politiche discutibili, ritardi mostruosi, impianti accusatori imbarazzanti e privi di fondamento, pseudoscienza e pensiero magico hanno portato alla distruzione del paesaggio e dell’economia di un vasto territorio
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Servono procedure snelle e celeri per far ripartire la Puglia olivicola
Secondo Cia-Agricoltori italiani, la Regione ha iniziato a occuparsi del fenomeno Xylella solamente da due anni. In questo lungo decennio l’area infetta si è progressivamente allargata: ad oggi, gli ettari coinvolti sono quasi 750mila e il 50% dell’olivicoltura è compromesso. È indispensabile un cambio di velocità nel piano di contrasto e il presidente nazionale della Confederazione, Cristiano Fini, garantisce alle istituzioni europee, governative, regionali e alla comunità scientifica tutta la collaborazione necessaria
“Il tempo dei Giganti” racconta la Puglia e la Xylella come mai prima
Il film documentario di Davide Barletti e Lorenzo Conte è un progetto ambizioso che declina in linguaggio cinematografico tutto ciò che è necessario sapere sul temibile batterio che ha decimato milioni di olivi in Puglia, soprattutto nel Salento. Il 23 marzo, a Milano, presso Anteo City Life si terrà la prima in sala. Seguirà un dibattito cui prenderà parte anche Luigi Caricato, direttore di Olio Officina
Il romanzo della strage degli ulivi
Il 28 marzo esce per Rizzoli il nuovo libro di Daniele Rielli. Si intitola Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale. “Davanti ai miei occhi – afferma l’autore – si scontravano tradizione, pensiero magico, scienza e cattivo governo ma anche le speranze e le paure più profonde delle persone. Con il batterio Xylella un patrimonio naturale e culturale millenario era sotto attacco e da subito ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a una storia come ne capitano di rado”
Ci si dimentica troppo spesso della Xylella
L’aggiornamento delle aree infette è una notizia pesante, anche perché le aree demarcate non venivano aggiornate da un bel po’. Così, oltre al grande Salento, ora preoccupa molto la situazione dell’olivicoltura in Valle d’Itria
La disinformazione della Rai sulla Xylella getta inquietudine
Tutti ormai sappiamo come il terribile batterio stia devastando gli oliveti pugliesi, mutandone radicalmente il paesaggio e mettendo in grave crisi i già precari equilibri di un’economia agricola e di un territorio in sofferenza. Non è grave che l’ennesimo tuttologo esprima un discutibile parere, è grave che una rete pubblica accolga posizioni contro la scienza, contro le competenze, contro il merito
La Xylella uccide la memoria di un luogo, e non si può stare a guardare
Dei danni dovuti alla Xylella, fino a pochi giorni fa, avevo solo visto alcune foto. Certo, ho letto molti articoli e ascoltato interventi in merito, ma se parliamo delle conseguenze visibili non ero mai andata oltre a delle immagini immortalate da altri occhi. Ma quest’anno ho trascorso le mie vacanze estive in Puglia, nel Salento,… Continua a leggere La Xylella uccide la memoria di un luogo, e non si può stare a guardare
Lo spauracchio del rischio di una monocoltura dell’olivo è falso
Si parla tanto di rigenerazione del Salento con l’invito a diversificare ricorrendo a specie arboree diverse dall’olivo. Tali sollecitazioni, si sprecano. Nulla da eccepire. È certamente corretto cercare di diversificare, aumentando la biodiversità, ma: attenzione! A immaginare impianti isolati di altre specie arboree, senza programmare e creare una filiera vera, si rischia solo di porre… Continua a leggere Lo spauracchio del rischio di una monocoltura dell’olivo è falso
In Puglia arriva il Catasto olivicolo delle aree infette da Xylella Fastidiosa
Si potrebbe dire: “finalmente”. Era infatti invocato dopo anni di lunga e (im)paziente attesa. Ora che la Giunta regionale pugliese lo ha ufficializzato, sarà possibile disporre di una banca dati aggiornata, utile per il censimento delle piante e, soprattutto, per consentire agli operatori di beneficiare di ogni iniziativa volta a ottenere aiuti destinati al ripristino degli oliveti devastati dal batterio
Come può un olio di qualità non avere un giusto prezzo?
Donato Pentassuglia, assessore all’agricoltura pugliese, inquadra la difficile situazione in cui versa il settore oleario: nonostante le importanti proprietà qualitative dell’extra vergine, vi è un grande deficit nella sua tutela e in quella dell’intera filiera. A complicare ulteriormente lo scenario, la costante presenza del batterio Xylella in diverse zone della regione. Per quanto nell’ultimo anno si sia registrato un avanzamento più rallentato, restano fondamentali il monitoraggio continuo e l’osservanza di buone pratiche e attività già seguite dai produttori agricoli