Dalla sansa di olive un giacimento di salute: l’oleocantale

Che senso ha banalizzare una materia prima di grande pregio per produrre biogas per usi industriali quando, al contrario, la sansa rappresenta una ricchissima fonte di preziose sostanze di elevato valore nutrizionale? Oltretutto, i polifenoli presenti in essa sono gli altri interessanti composti dotati della capacità di inibire la crescita di microrganismi. Tutto ciò che è riconducibile all’oliva porta con sé vantaggi per la salute

Olio d’oliva e salute. Le virtù dell’extra vergine

La Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ha incontrato in collegamento web lo scorso 17 marzo il direttore di Olio Officina Luigi Caricato, per affrontare il tema dell’olio ricavato dalle olive in modo da prenderne la giusta confidenza. Tra le varie domande: come scegliere, dove e cosa acquistare

Novembre è il mese dell’olio. Quello spremuto dai frutti dell’olivo

Assitol lancia la proposta di costruire una nuova cultura dell’olio, per promuovere e valorizzarne il consumo, anche nella logica delle nuove dinamiche conseguenti al cambiamento climatico in atto. Tanto più ora, a 60 anni dall’introduzione della categoria merceologica dell’extra vergine e a pochi giorno dalla Giornata mondiale dell’Olivo. A partire da tali presupposti, l’associazione italiana dell’industria olearia auspica la definizione di un grande piano di educazione alimentare

L’olio da olive alimento strategico nella lotta a obesità e squilibri alimentari

In occasione dei 75 anni della Fao, la nota organizzazione che fa capo all’Onu, da sempre è impegnata nella lotta alla fame, Assitol si concentra sul ruolo fondamentale dell’olio ricavato dalle olive e sullo stretto legame che questo alimento ha rispetto alla Dieta mediterranea. Così, visto che cala il numero di italiani che mangiano sano e che nel medesimo tempo si è ridotto persino il consumo di olio extra vergine, l’unica prospettiva è promuovere l’educazione a una corretta alimentazione

Il partito dell’olio, il partito del burro

C’è da ritenere che, molto probabilmente, il partito del burro e quello dell’olio extra vergine di oliva resteranno sempre due fazioni opposte. Possibilmente aperte al dialogo e al confronto, tuttavia distinte. L’universo del gusto è infinitamente vario e sarebbe piacevolissimo esplorarlo, in tutti i sensi

Il comparto oleario si appoggia in via esclusiva sulle promozioni, ma il valore lo crea il marketing

A sostenerlo è Mauro Tosini, direttore commerciale di Salov. Il buyer – dice – deve ottimizzare le performance del proprio punto vendita, e se per farlo deve avviare una attività di sottocosto, o di “traffic building” utilizzando l’extra vergine, lo fa. Se ci si accontenta della promozione, che sposta quote di mercato oggi per farle perdere domani, non facendo cambiare fondamentalmente nulla nel medio lungo termine, non si risolve certo il problema

L’olio extra vergine italiano in Brasile se lo possono permettere in pochi

Nonostante la cultura dell’olio sia migliorata, grazie ad alcune azioni promozionali e a supermercati che si avvalgono di esperti “azeitologi”, gli oli di altre origini con i loro prezzi più abbordabili riescono a dominare il mercato. Con un salario minimo di 1045 reais, ossia 170 euro al mese, non è facile. La cucina italiana piace, ma è complicato imbattersi in quella autentica e trovare i giusti ingredienti. Incidono tasse, dazi e alta quotazione dell’euro. Nostra intervista all’imprenditrice ed esperta di gastronomia italiana Rossella Speranza

Stop al sottocosto degli extra vergini

Nella Gdo si consuma un bagno di sangue, a volte. Il più delle volte. Forse sempre. È un cul de sac da cui occorre al più presto uscirne, per salvare le aziende e soprattutto il prodotto. Il pensiero del direttore generale di Assitol Andrea Carrassi spiazza e fa riflettere. Le vie d’uscita ci sono, e non richiedono cruenti battaglie e contrapposizioni