Difficoltà e nuove strategie per contenere i costi stanno tratteggiando un nuovo scenario. Si parte dagli oli vegetali, con una significativa espansione della spesa pari al +15,5%, mentre l’extra vergine ha registrato un aumento sul prezzo dell’11,6%. In termini generali, dal report Ismea emerge che le famiglie mature risentono meno dei rincari e si sta assistendo a un progressivo ritorno al punto di vendita fisico rispetto al canale digitale
Tag: ismea
Agroalimentare made in Italy, export da record: l’extra vergine tra i prodotti chiave
Con un aumento del 16,8% in valore per 763 milioni di euro e +0,3% in volume, è uno degli alimenti più rilevanti per le esportazioni nazionali secondo il report di Ismea. In termini generali, nonostante la crisi energetica e i rincari, l’export di tutti i comparti produttivi ha registrato, nei primi sette mesi del 2022, un incremento di circa il 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tuti i principali mercati di destinazione
Tutti i numeri e le prospettive del comparto oleario
Il rapporto pubblicato da Ismea inquadra il settore internazionale dell’olio da olive, caratterizzato da luci e ombre. Per quanto la campagna di produzione 2021/2022 non abbia rispettato le stime negative effettuate in precedenza, ma abbia, invece, registrato un aumento in termini di tonnellate del 13%, occorre lavorare molto su tutti gli aspetti che compongono questa realtà. In Italia un ruolo chiave è occupato dalle Indicazioni Geografiche, che però meritano una maggiore valorizzazione
Un luogo fatto a misura di bambino per far scoprire il cibo e la sana alimentazione
Nasce “Mercato”, l’importante iniziativa a firma Ismea e del museo Explora. Lo spazio è stato costruito per far avvicinare i più piccoli a questioni di grande rilevanza internazionale: dalla necessità di acquistare i prodotti in un’ottica consapevole allo spreco alimentare. Un luogo in cui «si gioca a fare la spesa e ci si avvicina, grazie all’apprendimento informale, a tematiche ormai fondamentali per lo Sviluppo Sostenibile» afferma Patrizia Tomasich, presidente del museo
L’Italia del biologico: cosa ci dicono i numeri
Secondo il report elaborato da Ismea, gli operatori del regime bio sono in continua crescita, così come lo sono le superfici adibite a queste coltivazioni. Crescono, soprattutto, le colture permanenti e si è registrata una stabilità sia degli oliveti, con un aumento del 0,5%, sia dei meleti. Ma, al contempo, non cresce il consumo da parte delle famiglie e il valore del mercato. Non resta che domandarsi quale ruolo specifico occupi l’agricoltura biologica e valutarne la futura direzione
Aziende preoccupate e forte malcontento: calata bruscamente la fiducia nel settore primario
Le maggiori difficoltà riscontrate non sono riconducibili solamente al fatturato, ma, soprattutto, sono dovute al rincaro dei costi energetici e alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. L’indagine condotta da Ismea ha registrato giudizi sotto i livelli dei primi due trimestri del 2020, quando il Paese era in piena emergenza pandemica. In risposta a questo scenario molte imprese hanno modificato le scelte gestionali e rivisto il piano colturale, ottimizzando diversi punti
Una olivagione importante per l’olio da olive italiano in uno scenario di grandi incertezze
La guerra in Ucraina ha messo in agitazione il settore alimentare. Ismea ha registrato un aumento medio dei prezzi dell’extra vergine italiano di circa il 27%, mentre il maggiore competitor del settore, la Spagna, ha incontrato rialzi superiori, raggiungendo i 3,77 euro al chilo. Cosa succederà di qui in avanti? Come si comporteranno i consumatori? Intanto emerge un quadro chiaro e completo in cui versa l’intero settore agroalimentare che, nonostante le criticità attuali, non arretra
Il mercato nipponico ha bisogno dell’olio italiano
Il secondo Paese fornitore di extra vergine nel Sol Levante è l’Italia, e i dati registrati nel report Esportare olio extra vergine di oliva in Giappone sono molto positivi. Il progetto, realizzato da Ismea, fa emergere le forti difficoltà del mercato dovute alla pandemia, e alla relativa impossibilità di scambiare merci, ma si prospettano riprese importanti
Cosa, quanto e dove consumano gli italiani
Il rapporto Ismea sulle abitudini alimentari del 2021 fotografa in modo dettagliato come sia cambiato il modo di fare la spesa delle famiglie e quanto il ritorno a una graduale normalità abbia inciso, e stia incidendo, sulle scelte di acquisto. Di grande interesse i dati in merito al comparto oleario, non solo a livello nazionale. Nel dicembre 2021 è stato pubblicato, sempre da Ismea, un documento con l’obiettivo di comprendere più a fondo il mercato del settore oleario in Giappone. Rilevante il rapporto con il mercato italiano
Le bollicine italiane firmano le festività di quasi ogni angolo del pianeta
L’Osservatorio Unione Italiana vini – Ismea ha stimato che quest’anno, tra Natale e Capodanno, verranno consumate 316 milioni di bottiglie di spumanti: si tratta del 18,3% in più rispetto allo scorso anno. Le grandi Doc e Docg hanno raggiunto il doppio delle importazioni rispetto al 2020, ma anche il consumo interno è aumentato in modo considerevole