Ecco cosa si è detto al Forum Olio & Ristorazione 2022

Si è svolta nella giornata di lunedì 30 maggio la quinta edizione di un evento che di anno in anno promuove e valorizza la cultura dell’olio presso il mondo del food service. Per chi non era presente a Milano, è possibile prendere visione e ascoltare l’intero incontro, suddiviso in due parti, comprendendo, nella sezione conclusiva, anche le premiazioni dei contest Milan International Olive Oil Award e Il frantoio più bello

Il programma del Forum Olio & Ristorazione 2022

L’appuntamento con la quinta edizione è fissato per lunedì 30 maggio a Milano. Il tema portante verte sui “ristoranti oliocentrici” e su quel che occorre per allestirli, gestirli e proporli a un vasto pubblico. Saranno prese in considerazione sia le strutture gestite dai professionisti del settore Horeca, sia quelle curate, sin nei minimi particolari, dalle stesse imprese olearie

Qualche anticipazione sulla quinta edizione del Forum Olio & Ristorazione

L’appuntamento è per lunedì 30 maggio, a Milano, presso il Palazzo delle Stelline. Il tema centrale da cui si svilupperà l’intera giornata è una visione oliocentrica dei ristoranti. Non solo quelli classici, cui siamo abituati a frequentare, e sui quali riponiamo l’obiettivo di stimolare la scelta di qualità. Ma anche i ristoranti, o se preferite, i luoghi di ristoro interni alle aziende olivicole e olearie. È una strada percorribile quest’ultima, secondo voi?

AAA cercasi ristoranti oliocentrici

A dire la verità sono pochi, finora, i ristoranti con un taglio così mirato, ma esistono, ed è già una bella notizia, e quelli che ci sono hanno anche successo. È il caso esemplare di “Aurevo”, di Palazzo di Varignana, tanto per fare un esempio, ma non è certamente l’unico. Noi vogliamo trovarne altri. Aiutateci a scovarne di nuovi. Il nostro appello è rivolto alle aziende olivicole e olearie che all’interno delle proprie strutture hanno realizzato ristoranti o trattorie, o altre forme di ricezione, in cui l’olio extra vergine di oliva è protagonista di primo piano

Il ristoratore deve veicolare e favorire la cultura dell’olio

Non è facile. Perché bisogna tener conto che il gusto dipende molto dalle esperienze del commensale e dalle sue abitudini. Eppure portare al tavolo olio e pane è un gesto culturale. E se si facesse pagare l’olio come si paga l’acqua o il vino? La ristorazione però ha tante facce, dall’alta ristorazione, alla trattoria, al ristorante che apre e chiude in poco tempo. Tra tutti i tipi di ristorazione ci sono differenze abissali. Un dialogo a tre, tra Anna Cane, presidente del Gruppo olio di oliva di Assitol, Stefania Moroni, patron del Luogo di Aimo e Nadia, e Luigi Franchi, direttore della rivista sala&cucina [Forum Olio & Ristorazione 2021, seconda parte_1. continua]

Una impresa olearia con ristorante. L’esempio dei Manca ad Alghero

Da una parte l’Olio San Giuliano, noto e prestigioso marchio internazionale, dall’altra il ristorante Le Pinnette. Tutto avviene per una precisa scelta, dettata da una esigenza culturale prima ancora che commerciale. Pasquale Manca è infatti convinto di quanto sia decisivo avere un simile approccio, perché “permette di avere un osservatorio privilegiato, attraverso il quale cogliere le reazioni dei clienti”