L’azienda umbra si fa promotrice dell’importante manifestazione ciclistica, La SpoletoNorcia in Mtb, che fin dalla sua prima edizione porta con sé la capacità di promuovere il territorio. I valori a cui guarda la casa olearia, afferma Chiara Coricelli, Ceo di Pietro Coricelli, sono gli stessi che muovono l’evento sportivo. Così sostenibilità, corretta alimentazione e uno stile di vita responsabile sono i pilastri necessari per raggiungere un concreto e decisivo cambiamento
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Non solo olio per la Pietro Coricelli. L’azienda spoletina entra nel mercato della frutta secca
Speciale Cibus 2022. Un nuovo progetto per la famiglia umbra, giunta alla terza generazione, che estende la propria gamma di prodotti andando oltre il settore oleario e puntando sul marchio Ethnos, brand nato nel 2015 con nove oli biologici, ricercati, di sola spremitura che si ispirano ai sapori esotici del mondo
Coricelli, la conduzione al femminile segna importanti risultati
Guidata dall’amministratore delegato Chiara Coricelli, l’azienda è stata riconosciuta tra le migliori di questa categoria. La casa olearia umbra si è imposta tra le novanta società premiate del centro Italia per quanto ottenuto in termini di performance di volume, con 45 milioni di litri di olio venduti, e affidabilità finanziaria. Innovazione e nuovi investimenti, che guardino sempre di più a un futuro sostenibile, sono parte fondamentale di questo cambiamento intrapreso dal 2020, e in continua crescita, accolto con grande entusiasmo dal mercato
Una piacevole sorpresa l’olio di cocco a marchio Ethnos di Pietro Coricelli
Altre storie. Ammettiamolo, lo si conosce poco. Tutti si fermano al cocco tal quale, ma ne ignorano l’olio che se ne ricava. Che invece è assolutamente da provare. Sappiate che non si presenta allo stato liquido. Dolce, delicato, oltre che gustoso, fa anche bene, vi sono contenute preziose dosi di vitamina E, K, ma anche tanto ferro
La casa olearia Pietro Coricelli firma l’accordo di filiera tra mondo agricolo, industria e distribuzione
Si tratta di un contratto nel nome dell’olio made in Italy su un quantitativo di 2 milioni di chili, con, in evidenza, il marchio “Firmato dagli agricoltori italiani”. Secondo l’ad Chiara Coricelli “l’olivicoltura italiana deve riguadagnare competitività con interconnessione e integrazione”