Le sfide che il comparto dovrà affrontare saranno sempre più numerose e difficili. Serviranno nuove strade da intraprendere, come quella volta alla valorizzazione di forme di dialogo e cooperazione tra i principali attori delle filiere verso pratiche sostenibili. Martedì 14 febbraio, nel corso del convegno Olio di oliva: impresa, sostenibilità, mercati, si è tenuta un’importante tavola rotonda per fare il punto sulle opportunità generate dall’accordo di filiera siglato nel 2018 da Confagricoltura e Carapelli Firenze
Tag: Confagricoltura
Più certezze per gli operatori olivicoli e un modello agricolo più strategico
Speciale 50 anni Assitol/3. Risorse limitate e uno scenario internazionale difficile complicano, da circa tre anni, la redditività delle imprese del comparto agroalimentare. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, in occasione del cinquantenario dell’Associazione italiana dell’industria olearia, fa il punto sulla situazione attuale del settore primario soffermandosi sugli aspetti su cui occorre intervenire per sviluppare nuovi piani dal taglio più performante
Numeri da paura: persi in otto anni 33mila posti di lavoro nel Salento causa Xylella
“Sulla Xylella fastidiosa c’è ancora una tremenda sottovalutazione del problema perché, evidentemente, non si vuole cogliere la drammaticità dei danni economici e sociali che il fenomeno produce”. È quanto sostengono in una nota congiunta il presidente di Confagricoltura Puglia e Taranto Luca Lazzàro, nonché i presidenti di Confagricoltura Brindisi Antonello Bruno e di Confagricoltura Lecce Maurizio Cezzi
Le previsioni di Confagricoltura per l’olivagione 2021
Secondo la nota associazione di categoria che riunisce gli imprenditori agricoli italiani, nel complesso si annuncia positiva, soprattutto in merito alla qualità. Per ciò che concerne le quantità, invece, queste sono da ritenersi variabili da zona a zona. Diminuisce in particolare la produzione nelle aree centrali del Paese e soffre soprattutto il Nord
Cento anni di Confagricoltura
Sarebbe stata la grande casa dell’agricoltura italiana, alla pari delle sue consorelle di altri grandi paesi europei, se nel 1944, appena ricostituitasi con un ordinamento democratico dopo la fase corporativa del ventennio fascista, non avesse subito una insidiosa scissione per iniziativa della Dc. A sostenerlo uno dei più autorevoli sudiosi del mndo agricolo