Le importazioni registrate dall’osservatorio Coi nella campagna 2020/2021 sono diminuite del 9% rispetto a quella precedente. Nonostante questo calo, le importazioni dell’ultima annata restano di 100mila tonnellate al di sopra rispetto alla media degli ultimi anni, un dato sicuramente non trascurabile per comprendere le dinamiche del mercato
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Le olivicolture del mondo hanno bisogno di ricerca e scambi di conoscenze
Un anno fa veniva firmato il protocollo di intesa tra il Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale, e l’Institut Agro. ClimOliveMed è il progetto nato da questa collaborazione con lo scopo di promuovere la cooperazione scientifica, fondamentale per fronteggiare le sfide ambientali e le difficoltà produttive dovute ai cambiamenti climatici. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro a Marrakech per valutare la situazione attuale e sviluppare ulteriormente il lavoro attraverso un piano comune e condiviso, frutto di un proficuo scambio di idee
Impiegare l’olio con consapevolezza. L’importanza di conoscere ciò che si consuma
Il Coi, Consiglio Oleicolo Internazionale, è impegnato da diversi anni in numerose attività di comunicazione e di informazione rivolte a tutti quei Paesi che, seppur non rientrano nella lista dei produttori di olio, lo acquistano e impiegano. Attraverso questi incontri, ai consumatori vengono forniti gli strumenti e le giuste conoscenze per non incorrere in oli di scarsa qualità. Le attenzioni sono poste anche in Paesi che un tempo ignoravano il prodotto, come il Mozambico
Osservatorio Coi, una panoramica sui prezzi dell’olio da olive
Il 60% della produzione mondiale di olio da olive proviene da Italia, Spagna e Grecia. I prezzi dettati da questi mercati incidono su quelli degli altri Paesi produttori, determinandone una serie di aspetti. In Italia, nella provincia di Bari, attualmente il prezzo medio per l’extra vergine è stimato a circa 413 euro per 100 chili, un costo inferiore del 14% rispetto allo scorso anno
Passi importanti per l’olivicoltura in Georgia
Entrata a far parte del Consiglio Oleicolo Internazionale, Coi, nel 2019 come paese produttore emergente, la Georgia lavora costantemente per migliorare lo sviluppo del proprio settore olivicolo. Ad oggi, la quantità prodotta di olio e di olive è ancora ridotta, ma il team di esperti del Coi ha valutato la situazione per restituire proposte e piani d’azione volti a migliorare la competitività del Paese in un’ottica sostenibile
Quando l’innovazione fa bene all’ambiente
Sustainolive è un progetto europeo volto a rendere il settore olivicolo maggiormente sostenibile. Il confronto tra i vari attori della filiera si rivela sempre più importante, in quanto è necessario che le varie figure adottino prospettive nuove, capaci di portare vantaggi al loro lavoro e all’ambiente
C’è un nuovo modo per prendersi cura di noi stessi. Attraverso l’olio
Ed è consultando l’Olive Health Information System, Ohis, un archivio online nato dalla collaborazione tra il Consiglio Oleicolo Internazionale, Coi, e il dipartimento di medicina dell’Università di Navarra. Il progetto avrà la funzione di riportare studi ed elaborati dal taglio medico – scientifico, in aggiornamento costante, relativi al rapporto tra la nostra salute e il consumo delle olive e dei suoi derivati
Uno sguardo sulla produzione mondiale di olio secondo l’osservatorio Coi
Le stime relative alla campagna 2020/21, confrontate con i dati dell’anno precedente, hanno segnato una diminuzione pari al 7,9%. Le tonnellate di olio prodotte dai Paesi membri dell’International Olive Oil Council rappresentano il 93,3% sul totale mondiale, ed è previsto un aumento del 2,9% nella campagna 2021/22 rispetto allo scorso anno
I dati Coi per le olive da tavola
La Spagna segna numeri importanti: le esportazioni, infatti, hanno raggiunto un volume superiore del 19,3% nel corso della campagna 2020/21. Nel totale, le stime previste per la campagna 2021/22 segnano un aumento produttivo del 7%
Cosa succede sul fronte dei consumi di oli da olive nel mondo?
Nel 2020, il Consiglio oleicolo internazionale ha deciso di avviare uno studio sul comportamento dei consumatori per analizzare il consumo di oli da olive. C’è da osservare che nei Paesi aderenti al Coi i consumi hanno effettivamente subito significative variazioni in volume e per gruppi di paesi nel corso degli ultimi anni