Secondo i dati Oms 1,4 miliardi di adulti, il 35% della popolazione mondiale, ha problemi di eccesso di peso. Mezzo miliardo di persone adulte è obeso e si prevede che l’obesità infantile aumenterà del 60% nel prossimo decennio. È possibile che il sovrappeso renda più difficile memorizzare cosa e quanto si è mangiato, paradossalmente aumentando la probabilità di eccedere nel cibo. Interessante al riguardo uno studio coordinato dall’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Pozzuoli che descrive un’alterazione funzionale del circuito neuronale che regola la memoria episodica
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Uno studio ci informa sulle conseguenze dei cambiamenti climatici in atto
In occasione della presentazione del rapporto del Working Group I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), che delinea le nuove conoscenze scientifiche in merito ai cambiamenti climatici, ai loro effetti e agli scenari futuri, l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna fa il punto della situazione
La giovinezza mentale può essere garantita dall’olio extra vergine di oliva
Gli italiani, si sa, invecchiano e occorre pensare a come mantenere giovane il cervello e rallentare l’invecchiamento cognitivo. Giorgio D’Andrea, ricercatore dell’Istituto di Biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sta lavorando in questa direzione, considerando che quasi un quarto della popolazione in Italia è ormai al di sopra dei 65 anni.Il ricercatore coinvolto in questo studio è uno dei vincitori dei Grant 2021 assegnati da Fondazione Umberto Veronesi e il suo lavoro viene finanziato da Monini
È vero che l’olio extra vergine di oliva fa bene al cervello?
Sembrerebbe proprio di sì, ma non è soltanto l’olio di cui ci nutriamo d’abitudine ad apportare sicuri benefici contro l’invecchiamento neurale. L’idrossitirosolo, componente responsabile di questa evidenza scientifica, è presente pure, e in abbondanza, anche negli scarti di lavorazione. Quindi gli anziani sono coloro che possono beneficiarne in via preventiva. I risultati pubblicati su Faseb Journal sono stati dimostrati da una équipe di ricercatori del Cnr e della Università della Tuscia
Fino a che punto possono cambiare i nostri gusti alimentari?
Quando parliamo di cibo spesso dimentichiamo che cambiano i gusti di epoca in epoca, di luogo in luogo. I gusti sono influenzati dalle abitudini e dalle tradizioni, ma anche il nostro DNA influisce. Esistono, nella popolazione, i “supergustatori”, ma questi sono pochi e non influenzano in ogni caso il gusto generale dei consumatori. Il naso vince sempre su tutti i sensi, quando proviamo piacere per il cibo. Scopriamo perché