Comparto oleario italiano, il 2023 chiede un cambio di rotta

Tante le complessità da affrontare, secondo gli esperti di Ceq Italia. Il nuovo modello produttivo non è più compatibile con l’olivicoltura hobbistica. Il cambiamento climatico impone un ripensamento dell’approccio agronomico. Il dimezzamento dei fitofarmaci entro il 2030 porta a competenze specifiche. I metodi e i limiti dei contaminanti, con forti disallineamenti tra i laboratori, creano non poche difficoltà. Per tutto ciò, serve più professionalità e competenza, e maggiori investimenti in formazione

Come è possibile coniugare andamento climatico e una produzione olearia sostenibile?

Lo stato della campagna olearia 2022. Sostenibilità e qualità nella filiera, un confronto tra accademici e professionisti è l’evento organizzato dal Ceq, in collaborazione con la Federazione dei Dottori agronomi e Dottori forestali dell’Umbria, per fare il punto sulle dinamiche attuali che muovono il comparto in vista di direzioni future

Da dove partire per valutare gli oli di oliva vergini

Si terrà lunedì 5 dicembre, a cura del Ceq, Consorzio extra vergine di qualità, l’evento La valutazione sensoriale degli oli di oliva vergini. Un asset imprescindibile per costruire valore. Un intero pomeriggio dedicato a questa categoria merceologica, a partire dall’evoluzione dei parametri di qualità fino a fare il punto sullo stato dell’arte a trent’anni dalla sua nascita. Seguirà una tavola rotonda alla presenza del direttore dell’Icqrf, Emilio Gatto

Quanto e come consumano l’extra vergine negli Stati Uniti?

In una intervista, l’esperta di olio da olive Alexandra Kicenik Devarenne porta l’attenzione su alcuni aspetti della cultura culinaria statunitense e come questo prodotto stia cominciando a farne sempre più parte, nonostante i molti limiti che trova. Come la demonizzazione dell’olio Evo amaro e piccante che, a seguito di una campagna di cattiva ed errata informazione, tendenzialmente non viene acquistato

Al mondo dell’olio manca una visione

Il tema di fondo è la percezione dell’olio extra vergine di oliva da parte del consumatore. Tutto si gioca sulla percezione. Il successo poggia non sul valore in sé, ma sul valore percepito. Si può e si deve lavorare in tale direzione, ha affermato il direttore del Ceq Mauro Meloni. Che ha aggiunto: “Le aziende devono uscire da una logica competitiva sul prezzo prettamente commerciale e cominciare a ragionare in termini di prospettive e di visione del settore”

Il restringimento della categoria merceologica dell’alta qualità per l’olio

Il consorzio CEQ è presieduto da una donna, l’imprenditrice Maria Grazia Minisci, che a Milano, nell’ambito di Olio Officina Festival 2020, ha raccontato una esperienza molto importante per tutto il settore, con l’ideazione e l’esordio di un bollino di qualità fondato su parametri altamente selettivi. L’obiettivo è posizionarsi in un mercato diverso e riassegnare valore al prodotto. Non è un obiettivo irraggiungibile, si lavora ormai da anni e ora si parte con un bollino che certifica la qualità nel mondo