La strategia comune dell’Europa meridionale in risposta all’attuale crisi agroalimentare

Davanti a un quadro così complesso, così difficile, i Paesi devono ragionare come Unione europea e non più come singoli stati, perché è solo attraverso un’ottica condivisa che si potranno fronteggiare i gravi danni derivanti dal conflitto russo-ucraino. Questo è l’invito che il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha rivolto a Spagna, Portogallo e Grecia nel corso della riunione da lui promossa, senza tralasciare altri aspetti di primaria importanza quali assicurare la produzione di cibo per una popolazione in costante crescita impattando il meno possibile sull’ambiente

Il paradosso del progresso. Quando l’inquinamento mette in gioco il futuro dell’umanità

Negli ultimi duecento anni, con velocità esponenzialmente crescente abbiamo modificato in modo quasi irreversibile il pianeta, inquinandone aria, acqua e suolo. Per non parlare dell’inquinamento elettromagnetico, di cui non si conoscono bene gli effetti dannosi. Si è poco consapevoli del fatto che attraverso i polmoni, la pelle e il cibo entrano nel corpo le sostanze più disparate. Notevole pure l’impatto dei farmaci immessi nell’ambiente attraverso urine e feci: antibiotici, ansiolitici, antidepressivi, antineoplastici e sostanze ormonali. Figurarsi poi gli effetti di oppioidi e cocaina