Storie, esperienze e sapori che il paesaggio olivicolo custodisce, si rivelano e si svelano attraverso la memoria gustativa. È quanto emerge da un video presentato a Firenze dalla vicepresidente e assessore regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi
Autore: Caricato Luigi
Come procede la quarta edizione del Milan International Olive Oil Award
Dopo il termine ultimo per partecipare al Miooa, lo scorso 31 marzo, tutti gli oli pervenuti sono entrati nella importante fase di valutazione e selezione da parte del Panel di assaggio del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna, in attesa di passare alla fase successiva con le diverse giurie all’opera
Il gastropopulismo e la retorica del mangiare italiano
Non è la prima volta che la destra intreccia la critica alla modernità con la retorica del mangiare italiano. La novità è un’altra: il disegno di legge con cui il governo vuole mettere al bando la carne coltivata giustifica il divieto in base al principio di precauzione. Ma non ci sono ragioni salutistiche per invocare… Continua a leggere Il gastropopulismo e la retorica del mangiare italiano
In Italia non si educa alla democrazia
Un Paese democratico è fatto anche di regole e procedure, aspetti, questi, che non vengono purtroppo insegnati nelle scuole. Di fatto non si pone la necessaria attenzione alle dinamiche costituzionali e nemmeno si chiariscono modi, limiti e responsabilità nell’esercizio del potere.
La sesta edizione del Forum Olio & Ristorazione punta sulla formazione
Si svolgerà nell’arco di una sola giornata, lunedì 29 maggio. Sempre a Milano, sempre al Palazzo delle Stelline. L’appuntamento del 2023 intende dare spazio ai momenti formativi, spesso trascurati, spesso tenuti in scarsa considerazione anche dalle stesse imprese olearie che non investono a sufficienza nel canale Horeca. L’evento prevede posti limitati, con priorità assoluta per gli addetti alla ristorazione. Sono aperte le iscrizioni
Siamo fatti della stessa sostanza dell’olio: siamo natura nella natura
Come è ormai consuetudine, riportiamo di seguito l’editoriale pubblicato sull’ultimo numero di OOF International Magzine. Il numero 15, per l’esattezza, che potete acquistare QUI sia nella versione cartacea (cosa che vi suggeriamo di fare, perché è una rivista molto bella), sia nella v ersione digitale sfogliabile. Buona lettura. Essere bambini significa avere un futuro davanti.… Continua a leggere Siamo fatti della stessa sostanza dell’olio: siamo natura nella natura
L’olio di Rama Pura. A suo tempo utilizzato per eliminare il malocchio
Da una varietà di olive ricavate da una pianta selvatica di olivastro molto diffusa in Sicilia, nel messinese, si ricava un olio particolare, dal fruttato poco intenso e tracce di amaro e piccante. La salvaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio vegetale è di notevole importanza per mantenere vivi gli interessi culturali, ambientali e scientifici. La strada da seguire è la produzione di oli monovarietali e Dop
Il modello vincente dell’olio Dop Garda per valorizzare gli extra vergini territoriali
Il consumatore ha bisogno di certezze e di punti fermi. Per riuscire con successo in questa operazione è necessario fare cultura di prodotto coinvolgendo da un lato i produttori, portandoli a conseguire livelli qualitativi sempre più elevati, e dall’altro gli operatori del food service, partendo dalla formazione nelle scuole alberghiere. E così, a San Felice del Benaco, sono state premiate le migliori produzioni olearie gardesane e le migliori preparazioni di cucina dei futuri chef
Perché Dante Alighieri viene associato all’olio di oliva?
Ogni anno, il 25 marzo, ricorre il Dantedì, ovvero la giornata nazionale dedicata al sommo poeta. E tutte le volte in tanti si chiedono come mai esista sul mercato un marchio di una impresa olearia che rimanda proprio al grande genio della letteratura mondiale. Ecco allora svelata una curiosità di cui solo pochi sono a conoscenza. Il tutto nacque sul finire dell’Ottocento, a opera di Eugenio Costa. E ancora oggi questa bella storia continua
In Italia esiste un Registro nazionale dei distretti del cibo. Li conoscete?
Il compito di istituire e gestire tale elenco è affidato al Ministero dell’agricoltura. Spetta tuttavia alle Regioni e alle Province autonome di appartenenza indicare tali distretti. Alcune regioni ne hanno tanti, forse anche troppi, altre molto meno e altre ancora non ne hanno proprio. In tutto sono quindici le regioni rappresentate da queste strutture di cui però si sa poco, molto poco. Come non si sa se siano davvero utili e funzionali