Agroalimentare made in Italy, export da record: l’extra vergine tra i prodotti chiave

Numeri importanti per l’export agroalimentare italiano anche in un contesto tanto difficile e incerto come quello attuale. Se nel 2021 le esportazioni hanno segnato il valore record di 52 miliardi di euro, secondo il report Ismea, i primi sette mesi del 2022 auspicano a risultati molto positivi, mostrando una crescita del 17,6% su base annua e raggiungendo 34,5 miliardi di euro nel mese di luglio.

La Germania è il principale mercato di riferimento per le esportazioni italiane: nei primi sei mesi si è registrato un aumento dell’export del 10,9%, con un valore pari a circa 4,6 miliardi di euro.

Crescite considerevoli si sono verificate anche negli Stati Uniti, e hanno riguardato soprattutto l’olio extra vergine di oliva, con un aumento del 15% per 232 milioni di euro a fronte di una lieve flessione dell’1% in quantità. L’extra vergine è uno dei prodotti più rilevanti per l’intero settore agroalimentare, così come i formaggi stagionati e il caffè torrefatto.

Tra i principali Paesi di destinazione, risultano in controtendenza Giappone e Cina.

Forti incrementi delle esportazioni sono stati registrati invece in Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca.

I principali fornitori del mercato italiano sono, invece, Francia, Spagna e Germania e la reperibilità delle importazioni riguarda principalmente materie prime non trasformate e prodotti semilavorati.

 

Cliccando QUI è possibile scaricare l’intero report redatto da Ismea.

 

In apertura, foto di Olio Officina©

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *