Oli di frontiera. Ma quanto sono buoni gli extra vergini da olive Bianchera!

Tra poche ore il poeta degli ulivi Boris Pangerc eleverà la propria lode all’albero degli dèi. L’appuntamento è a Dolina, San Dorligo della Valle. In provincia di Trieste, al confine con la Slovenia. In una terra i cui oli hanno una gloriosa storia alle spalle, il grande e generoso Boris presenterà la decima edizione del calendario “Pod oljkami v Bregu”. Che, in lingua italiana, si traduce in “Sotto gli ulivi della valle del Breg”. L’occasione è buona per presentare la bontà degli oli giuliani, fini ed eleganti, con personalità, ottenuti per lo più, o quasi esclusivamente, da olive Bianchera.

Subito un esempio, tanto per intenderci. Prendo quale paradigma l’olio extra vergine di oliva prodotto proprio da Boris Pangerc, a nome “Dagla”.

SAGGIO ASSAGGIO

> Dagla >> da olive Bianchera, per circa l’80%, e da olive Leccino e Pendolino

L’olio nel bicchiere > giallo dorato dai riflessi verdolini, si apre elegante al naso con profumi fruttati di media intensità, unitamente a sentori erbacei e richiami di frutta bianca. Al palato è morbido e avvolgente, di buona fluidità, pulito ed equilibrato nelle note amare e piccanti, con sensazioni vegetali di carciofo e lattuga. In chiusura una lieve punta piccante, toni mandorlati e nuances floreali.

Consigli per un buon abbinamento > con minestra d’orzo e porri; con insalate di finocchi, rucola e mela; con verdure marinate; con tortino di acciughe alla scarola

Bene! Ora, dopo la parentesi degustativa, spazio alla ragione per la quale domani sarò a San Dorligo della Valle, ovvero Dolina in lingua slovena. La presentazione della decima edizione del calendario realizzato dalla coppia Pangerc & Pangerc, Boris & Jasna, padre & figlia. Il poeta che parla agli ulivi ha redatto i testi, la figlia del poeta (che poi è stato anche a suo tempo sindaco di Dolina, attivissimo promotore della cultura oleicola in Friuli Venezia Giulia, nonché, attualmente, presidente del Consiglio provinciale di Trieste) ne è invece la fotografa.

Il Breg, abbiamo dunque specificato. Sta a indicare il versante del territorio del Comune di S.Dorligo-Dolina che si affaccia verso il mare del Golfo di Trieste.

La prima edizione del calendario è stata pubblicata nel 2002: comparivano le foto di Saša Ota, il fotoreporter Rai morto a Mostar il 28 gennaio del 1994, concittadino e amico di Boris. Successivamente, ogni anno il calendario ha avuto al centro dello sguardo l’olivicoltura giuliana. E quest’anno, in particolare, il motivo ispiratore è stato sì l’olivo, ma visto nei vari Paesi del Mediterraneo.

L’appuntamento è per domani, martedi 7 dicembre, a San Dorligo della Valle

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