Le cozze. Sì, le cozze. Sono proprio buone, ma non sempre è facile trovarne di veramente buone nei ristoranti. Spesso ti rifilano quelle minute e rinsecchite, non sempre preparate bene. Sono troppo severo? Intanto, per ovviare a certi ingiustificati limiti, è bene procurarsi il libro di Massimo Vaglio, pubblicato da Besa, lo stesso editore con cui ho pubblicato nel 2005 il romanzo L’olio della conversione.
Il libro di Vaglio si intitola Piccolo codice delle cozze, e, oltre a far l’elogio dell’umile mollusco, ce lo presenta in ogni minimo dettaglio, fino a incuriosirci con alcune ghiotte ricette. Per chi quotidianamente segue Olio Officina, ho pensato bene di selezionare una ricetta molto semplice, l’insalata di cozze.
LA RICETTA
Fate aprire le cozze ben lavate in una casseruola con un filo di acqua sul fondo. Eliminare le valve, lasciatele raffreddare e ponetele a marinare in frigorifero condite con olio extra vergine d’oliva, limone, pepe nero, qualche filetto d’acciuga sott’olio spezzettato. Dopo circa un’oretta cospargetele con abbondante prezzemolo e un po’ d’aglio tritati finemente. Mescolate quindi il tutto e servite.
L’OLIO
In omaggio all’autore, ch’è un neretino, ovvero un salentino purosangue di Nardò, segnalo l’olio monovarietale da olive Cellina di Nardò > un extra vergine dal fruttato di media intensità dalle connotazioni erbacee e dai sentori di mandorla e frutti di bosco, buona fluidità al palato, amaro e piccante nella media, ben dosati, armonici, gusto vegetale di carciofo e sentori di erba di campo in chiusura.
L’AUGURIO
Buon pranzo!