Riportiamo a beneficio di chi legge una interessante nota di Cesare Buonamici, titolare dell’azienda agricola in coltivazione biologica Buonamici a Fiesole. “Oleosalusistem” è un progetto che si inserisce nella misura 124 del PSR Toscana 2007-2013 che è risultata fortemente innovativa perché, come specificato dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori, “ha promosso direttamente la collaborazione tra il mondo scientifico e il mondo produttivo al fine di testare in campo la validità e il trasferimento delle innovazioni derivanti dai risultati di ricerche precedentemente attivate per i vari settori produttivi agricoli e agro-alimentari”.
Nella convinzione, dell’Assessore Salvadori e di tutti quelli che vi hanno preso parte, che l’innovazione sia l’elemento decisivo per ammodernare e valorizzare il settore olivo-oleicolo toscano, proiettandolo verso le sfide del mercato futuro.
L’obiettivo era quello di “estrarre” gli elementi tipicamente salutistici dell’olio extra vergine, inteso non solo e non tanto come condimento di pregio, ma soprattutto quale strumento preventivo per una buona salute.
L’impegno dell’Azienda Agricola Buonamici è stato il naturale sviluppo della sua tradizione che da sempre è orientata a prodotti biologici, ma con alto contenuto tecnologico, e tra questi ha sempre primeggiato, appunto, l’olio extra vergine di oliva.
Il progetto “Oleosalusistem” prevedeva la “validazione di protocolli per la produzione di oli ad elevato valore nutrizionale ed a ridotto impatto ambientale”
Questo progetto si adattava bene all’azienda Buonamici perché questa ha sempre puntato a trasferire nell’olio la ricchezza dei biofenoli presenti nel frutto dell’olivo, così da ottenere non solo un extra vergine di grande qualità organolettica, ma con un altissimo valore salutare.
Per raggiungere l’obiettivo si è dovuto realizzare un innovativo prototipo tecnologico che si prendesse cura dell’olio e dell’oliva fin dal campo, applicando le
ricerche precedentemente svolte da LCM – Metropoli e Università degli Studi di Firenze. Ecco perché è stata installata una centrale tecnologica tra gli oliveti dell’Azienda Agricola Buonamici così da monitorare costantemente tutti i parametri che aiutassero a identificare i corretti indici di maturazione delle cultivar Frantoio e Moraiolo prescelte per la sperimentazione.
Parallelamente è stato progettato e installato un impianto di estrazione, del tutto innovativo e in depressione, che utilizza nuovi criteri di frangitura per ridurre i rischi di ossidazione del prodotto.
L’insieme di queste scelte tecnologiche ha fatto sì che nell’olio ottenuto, fossero trasferiti quei potenti antiossidanti naturali come, appunto, i biofenoli e la vitamina E, presenti nell’oliva.
E’ la prima volta che viene creato un olio bio con lo scopo specifico di agente protettivo per la salute umana. E’ evidente l’interesse, per un prodotto così sofisticato, di occupare i segmenti più attenti e sensibili della popolazione, sia italiana che internazionale, che sono sempre alla ricerca di efficaci sistemi di protezione e sviluppo della salute e del benessere attraverso ciò che la natura può offrirci.