Togliatti e le campagne

Tutto prende vita all’interno del numero 3 dell’anno 2014 della rivista “l’albatros“, un trimestrale culturale diretto da Agostino Bagnato. Da qui, poi, il seguito, da scoprire volta per volta.

Alfonso Pascale, già noto ai lettori di Olio Officina Magazine per i suoi puntuali e lucidi commenti su questioni legate al mondo agricolo e non solo, ha pubblicato un saggio che riteniamo molto importante da prendere in esame, con la raccomandazione di leggerlo con molta attenzione, riflettendo su come sia stata importante e centrale l’agricoltura nell’ambito della politica italiana in un’epoca ormai lontana, seppur contemporanea.

Il saggio ha per titolo “Un libero contadino che coltiva la Repubblica. Togliatti e le campagne” e a renderlo pubblico e disponibile in Rete è stato proprio lo stesso autore, che ha voluto condividere liberamente i contenuti aprendo una pagina sul social network più frequentato d’Italia: facebook. Potete trovare QUI il link per accedervi e prenderne visione. Cliccando “mi piace”, se siete frequentatori di facebook è possibile così avere gli aggiornamenti volta per volta.

Su Olio Officina Magazine avevamo già anticipato un brano: “Palmiro, un libero contadino”, che potete leggere QUI.

“A cinquanta anni dalla morte di Palmiro Togliatti e a settanta dal suo rientro in Italia, dopo diciotto anni di esilio in Unione Sovietica, è utile – avverte Pascale – tornare a riflettere sul lascito politico e intellettuale di questa straordinaria personalità del Novecento. Molto ricco l’indice dei paragrafi di cui si compone il saggio, mentre, per quanti desiderano approfondire la conoscenza di Alfonso Pascale e del suo attento lavoro, consigliamo di curiosare il suo sito web: QUI.

Quale è il legame tra Togliatti e il mondo contadino? “Togliatti – spiega l’autore – era nato a Genova in una famiglia tipica della piccola borghesia piemontese. I genitori erano maestri elementari e lui era terzo di quattro fratelli. Nel retro della casa di Sondrio, dove si erano trasferiti quando lui era ancora bambino, c’era un orto, a cui la mamma Teresa accudiva per integrare il bilancio familiare. Lì Palmiro e i suoi fratelli avevano imparato ad allevare ogni sorta di animali e a coltivare fiori e ortaggi. Per due mesi dell’estate andavano a vivere a duemila metri in un fienile affittato per poche lire e si nutrivano del cibo dei pastori”.

“L’amore per la terra e la passione per le escursioni in montagna – prosegue Pascale – non lo abbandoneranno mai più. I nonni paterni vivevano a Coassolo Torinese ed erano proprietari di poco più di un ettaro di terreno, coltivato a prato e a pascolo e con qualche albero da frutta; qualche pecora e pochi animali da cortile completavano il loro magro patrimonio. Col suo puntiglio storico e filologico, il futuro capo del PCI andrà alla ricerca delle origini della sua famiglia e scoprirà che fin dal 1300 i suoi antenati erano liberi contadini.

“In questo saggio – si legge nella pagina facebook – troverete l’appassionante rievocazione della figura di Togliatti attraverso la storia dell’Italia rurale; dell’intreccio tra battaglia politica, economica e sociale; del peso che il materialismo storico ha avuto nella formazione dell’intellettuale e del dirigente considerato uno dei padri fondatori dell’Italia repubblicana”.

Tutti gli approfondimenti li trovate QUI

Autore