Un documento importante, che è poi la premessa per avviare un processo virtuoso finalizzato a intercettare mercati di sbocco per gli oli di alta qualità italiane, con un contestuale innalzamento della produttività a livello di comparto olivicolo. È quanto si legge in una nota stampa diffusa congiuntamente dai due attori di tale accordo.
Una iniziativa storica, che porta a mettere insieme due mondi e fare squadra. L’accordo siglato a Roma, cercherà, così come si legge nel protocollo, di introdurre elementi di innovazione e sostenibilità nella gestione delle aziende e nei relativi metodi di produzione.
“Siamo impegnati a creare un nuovo modo di intendere la filiera, con un dialogo il più possibile diretto fra chi produce olive, e olio, e l’industria che selezione con grande cura, imbottiglia e distribuisce in modo capillare”, ha dichiarato Pierluigi Tosato, presidente e ad di Carapelli. “Le premesse per noi sono tre: al primo posto la qualità e il suo innalzamento, unitamente all’innovazione nel settore oleario per dare risposta alla crescente richiesta di extra vergine che, in Italia, è insufficiente al fabbisogno dell’industria di trasformazione e del consumo”.
“Siamo convinti che ci siano grandi margini di crescita per il mercato degli oli extra vergini di qualità italiani”, ha evidenziato Dino Scanavino, presidente di Cia-Agricoltori Italiani. “Il nostro territorio dispone di oltre 500 cultivar d’olivo, una caratteristica unica nel mondo. Nessuno dispone del nostro patrimonio di biodiversità. Questa specificità andrà messa a valore, ed è possibile solo creando partnership con aziende già leader nella commercializzazione”
La forza di Deoleo è quella dell’azienda che – con i suoi diversi brand – è al primo posto nel settore olio da olive in Italia, Spagna e Stati Uniti (fonte dati: Nielsen, dicembre 2017), con un valore netto delle vendite di 692 milioni di euro ed un volume di vendite di oltre 170 milioni di litri di olio. La Cia-Agricoltori Italiani è l’organizzazione di rappresentanza che tutela le imprese agricole italiane.