Il demone colesterolo

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Sembra giunto il momento di fare chiarezza sul colesterolo ed evidenziare alcuni nuovi aspetti del rischio “colesterolo” alla luce di alcune evidenze sperimentali, che sembrano ridurne l’importanza nelle malattie cardiovascolari. Secondo Popper “…la scienza parte dai problemi e non dalle osservazioni…”. Negli ultimi decenni il colesterolo è stato oggetto di numerose indagini per il suo presunto ruolo nella cardiopatia ischemica, ma bisogna ricordare che è principalmente coinvolto nella maturazione del cervello, nella regolazione della mobilità delle membrane cellulari, nella produzione di sostanze di base per l’organismo come vitamina D e ormoni sessuali.

Il colesterolo e gli altri fattori di rischio di Framingham non sono fattori di rischio così clamorosi ma, al contrario, è anche pericoloso ridurre, ad esempio, il colesterolo oltre certi limiti. La sua rimozione forzata ed eccessiva potrebbe compromettere la struttura delle membrane cellulari nell’espressione regolatrice delle loro funzioni. Sarebbe opportuno e anche necessario rivalutare le linee guida dei fattori di rischio della cardiopatia ischemica e della terapia ipocolesterolemizzante.

In apertura, foto di Maria Carla Squeo. Particolare di un murales nella città di Berlino

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