Cambiare l’acqua ai fiori (Edizioni e/o)
Di Valérie Perrin è la storia della vita di Violette, una bambina abbandonata e mai adottata da nessuno del suo desiderio di arrivare ad una “casa”, del suo rapporto con il marito e dell’amore assoluto per la figlia. È un libro che svela, pagina dopo pagina, i suoi personaggi, mostrando vari lati della loro personalità e arricchendone i contorni, le sfumature e anche il giudizio che il lettore si fa di ognuno di loro man mano che prosegue nella lettura. Sullo sfondo il cimitero in cui Violette lavora, come guardiana.
L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani)
Di Giulia Caminito è una storia amara, tra due generazioni di donne. Intanto quella Antonia, la mamma della protagonista, una donna fiera, senza speranze e senza possibilità, ma con un grande senso morale, che nonostante i suoi mezzi limitati cerca e si impegna a fare sempre la cosa giusta, imponendo le sue regole a tutta la famiglia, ed in particolare alla figlia, Gaia, la protagonista e voce narrante di questa storia. Trovo romantica e vera la figura di Gaia che cerca di trovare una propria dimensione, tra i rigidi dettami della madre, un mondo esterno duro che la deride e ferisce e la voglia di affermare sé stessa, al di sopra di ogni cosa, nel bene e nel male.
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