Lo stock di Olio detenuto in Italia il 31 maggio 2022 ammonta a 313.783 tonnellate, di cui il 75,1% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 57,4% è di origine italiana (135.160 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 36,6%. Marginali sono gli stock di olio extra Ue e di oli blend.
Olio di oliva detenuto in Italia
Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?
Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (53%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (36,0% e 9,3%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 18,5% delle giacenze nella provincia di Bari, l’8,9% in quella di Perugia e l’8,3% nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema Istat: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna
A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 71,1% dell’intera giacenza nazionale.
La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,1%).
Quali oli in Frantoio Italia?
Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (49), su un totale di 19,6 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in diminuzione rispetto al 30 aprile 2021 (21,5 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 49,0% e le prime 20 denominazioni il 97,3% del totale delle Do in giacenza. Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 5,7% del totale presente in Italia e costituisce il 7,6% dell’olio Evo stoccato.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 42.192 tonnellate (+14,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,9% Evo, pari al 17,9% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Calabria, Toscana e Sicilia.
Variazioni in giacenza rispetto al 31 maggio 2021
Le giacenze di olio al 31 maggio 2022 risultano inferiori del 7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A questo risultato contribuiscono l’olio Evo (-6,0%), l’olio di oliva lampante (-37,3%), l’olio di sansa di oliva (-13,3%). In aumento risultano invece le giacenze di olio di oliva e raffinato (+9,9%), e olio vergine di oliva (+38,8%).
Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 135.160 t risulta maggiore del 22,1% rispetto al 31 maggio 2021.
Variazioni in giacenza rispetto al 30 aprile 2022
Rispetto al 30 aprile 2022, è stata registrata una riduzione delle giacenze degli oli (-3,6%), alla quale hanno contribuito, prevalentemente, l’olio Evo (-4,4%) e, in misura minore, l’olio di oliva lampante (-14,1%) e l’olio di sansa di oliva (-6,8%).
La riduzione delle giacenze di olio Evo è da attribuire esclusivamente alla variazione dell’olio italiano in giacenza (-8,4%).
In apertura, foto di Olio Officina©