Il new green deal europeo e il suo impatto sull’olivicoltura ligure

In un panorama mondiale post-pandemia che pone al centro la sostenibilità ecologica delle produzioni, assecondando in ciò l’impostazione della UE, che già da diversi anni semplifica e sfoltisce i formulati a base di prodotti di sintesi “datati” o potenzialmente nocivi per le api, si inserisce la produzione olivicola ligure, particolarmente sensibile, in particolare, agli attacchi della mosca dell’olivo ed altri patogeni e malattie, per cui risulta sempre più difficile organizzare una lotta efficace stante la penuria di prodotti adeguati.

Visto che una completa conversione al sistema di produzione biologico non è pensabile nel breve periodo, quali scenari si aprono per le aziende olivicole liguri?

Proveranno a discuterne e darne conto una serie di esperti del settore.

Da qui il convegno organizzato da Cia Agricoltori italiani.

Il new green deal europeo ed il suo impatto sull’olivicoltura ligure

Imperia, AuditoriumCamera di Commercio Riviere di Liguria

Sabato 6 novembre 2021

Ore 15:00

Introduzione

Stefano Roggerone, presidente provinciale e vice presidente regionale Cia Agricoltori Italiani

Relazioni

Ore 15.15

“Il quadro normativo e le possibili ricadute sul settore”

Anna Rufolo, responsabile politiche di settore olivicolo di Cia nazionale e presidente del gruppo di lavoro olio al Copa Cogeca

Ore 15.30

“Cosa accade nella gestione delle colture?”

Pasquale Restuccia, dottore agronomo del Cipat e responsabile settore agronomico di Florcoop Sanremo

Tavola rotonda

Moderatore: Luigi Caricato, direttore rivista Olio Officina

Intervengono:

Aldo Alberto, presidente regionale Cia Agricoltori Italiani

Dino Scanavino, presidente nazionale Cia Agricoltori Italiani

sen. Francesco Battistoni, sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali

Alessandro Piana, vice presidente Regione Liguria, assessore regionale Agricoltura

Autore