È stata dunque riconfermata la fiducia a Giovanni Melcarne e non poteva esser diversamente, visto l’impegno sul fronte dell’olivicoltura e dell’elaiotecnica salentina, soprattutto dinanzi all’emergenza, tuttora irrisolta, del flagello Xylella fastidiosa, che sta mettendo in crisi un settore un tempo florido.
Melcarne sarà presidente del Consorzio Olio Dop Terra d’Otranto per i prossimi tre anni. Nella giornata di venerdì sei agosto 2021 si è tenuta infatti l’Assemblea elettiva del Consorzio Dop Terra d’Otranto. Il primo Cda, eletto dall’Assemblea, ha provveduto alla assegnazione delle cariche.
Giovanni Melcarne, Presidente
Daniela Anna Specolizzi, Vicepresidente
Elisa Petrucci, Consigliere
Roberto Ziletti, Consigliere
Francesco Barba, Consigliere
Matteo Congedi, Consigliere
Il ringraziamento del presidente Melcarne è stato espresso nei confronti di quanti lo hanno riconfermato. “Il consiglio – ha dichiarato – avrà il compito di dar seguito al mandato che ha avuto dell’Assemblea, di intraprendere formalmente l’iter amministrativo per il cambio del disciplinare di produzione, introducendo le cultivar di olivo attualmente resistenti a Xylella. Ciò – ha proseguito l’agronomo e imprenditore Melcarne – consentirà alle aziende olivicole salentine di continuare a produrre oli a denominazione di origine protetta in attesa degli esiti della Ricerca sulle cultivar autoctone resistenti al batterio, fiducioso che ci saranno”
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“Tra le modifiche del disciplinare – ha ulteriormente chiarito il Presidente – chiederemo di introdurre parametri di qualità e tracciabilità degli oli Dop ancora più restrittivi, al fine di tutelare al meglio i nostri clienti che rappresentano il futuro delle nostre aziende. Non mancherà inoltre l’introduzione di parametri di sostenibilità ambientale e paesaggistici, al fine di creare in Salento un nuovo modello di olivicoltura che dovrà assolutamente contraddistinguersi in tutte le sue forme”
Un ringraziamento è stato anche formulato nei confronti di tutto il Consiglio alla Camera di Commercio di Lecce, “in modo particolare ai suoi massimi dirigenti, per aver dimostrato con i fatti di essere una istituzione pubblica vicina alle aziende ed al territorio in sofferenza da ormai troppi anni, per il dramma causato dalla fitopatia”.