Le Gocce d’Oro nella versione Fresco di Macina

Ci sono ben cinque generazioni e 120 anni di attività a contraddistinguere la presenza di Oleificio Rocchi nella storia delle imprese olearie d’Italia. Tutto ebbe inizio nel 1901, a Lucca, in un luogo celebre nel mondo per i suoi pregiati oli.

Il fondatore, Cesare Taddeucci, e in seguito il genero Mario Rocchi, hanno dato il via alle generazioni successive, e così, da allora, decennio dopo decennio, lo spirito è stato sempre quello dell’esordio: guardare avanti e innovare. E oggi sono Mario, Francesca, Paolo e Massimo Rocchi ad apportare nuovi impulsi e know-how in azienda, cui ora si è aggiunta la quinta generazione, con Leonardo Rocchi.

Quanto agli oli, nelle diverse edizioni di Olio Officina Festival ho avuto modo di degustare pubblicamente le varie referenze, e ora, per questo numero di Oliocentrico, mi concentro sul 100% italiano “Gocce d’Oro – Fresco di Macina”.

Alla vista è di colore giallo dai riflessi verdolini, limpido; al naso si colgono freschi profumi vegetali di carciofo e altri ortaggi, che si ritrovano anche al gusto, unitamente ai sentori di erba di campo.

Al palato si riscontra una piacevolezza al palato, una sensazione morbida e rotonda, un impatto dolce iniziale per poi aprirsi successivamente a note amare e piccanti ben dosate e armoniche.

In chiusura, infine, i toni mandorlati e una lieve punta piccante.

OLEIFICIO ROCCHI

Olio extra vergine di oliva Gocce d’Oro Fresco di Macina

Dove: Alessio, Lucca, Toscana, Italia

Casa virtuale: rocchi.it

Olivaggio: mix di varie cultivar

Bottiglia: 1000 ml

Prezzo al pubblico: euro 11,95

È possibile leggere questa recensione anche sul numero 3 della rivista mensile Oliocentrico, edita da Olio Officina. La recensione che qui riportiamo, a beneficio dei lettori del nostro webmagazine, risale all’olivagione 2018, ma le peculiarità sensoriali descritte permangono le medesime, pur con le dovute variabili della stagionalità.

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