Il “Selezione Oro” di Pantaleo spiegato da un consumatore

Quando Luigi Caricato mi ha assegnato il compito di recensire un olio per Oliocentrico, la nuova rivista edita da Olio Officina, confesso di essermi non dico spaventato ma sicuramente ho provato disorientamento. Come fare, non avendo alcuna esperienza di assaggi professionali e non avendo mai frequentato corsi di degustazione dedicati? Perché, nonostante le occasioni a Olio Officina Festival siano tante e allettanti, in quei giorni sono rimasto sempre vincolato dietro le quinte del palco, a curare la regia, e mai ho potuto assistere agli approfondimenti sensoriali a cura degli oleologi presenti nelle sale.

Come fare, allora? Non ho rinunciato e ho compreso il senso dell’invito di Caricato: mettere nero su bianco le ragioni del consumatore, preziosissime, perché è colui che alla fine compra. Chi acquista un olio opera una scelta, ed è per questo motivo che ne scrivo senza più timore.

Tra i vari oli finora degustati la mia preferenza è per la Selezione Oro di Pantaleo. Mi ha convinto l’armonia, il fatto di sentire l’oliva fresca, pulita. Al naso l’erba e la mandorla verde. Al palato mi rassicura la piacevolezza della sensazione avvolgente e morbida, l’amaro mai prevaricante, la pungenza moderata, ma soprattutto apprezzo la sua alta “condibilità”, una dote che non riscontro in tutti gli extra vergini.

Il Selezione Oro vince la prova insalata. In quest’olio c’è sapidità e carattere, ma anche il giusto equilibrio.

Nicola Pantaleo

Olio extra vergine di oliva Pantaleo “Selezione Oro”

Fasano, Brindisi, Puglia, Italia

Casa virtuale: pantaleo.it

Olivaggio: Ogliarola e Coratina

Bottiglia: 500 ml

Prezzo indicativo al pubblico: euro 10,00

Abbinamenti: verdure gratinate, insalate di farro, tagliata alla rucola.

È possibile leggere questa recensione anche sfogliando il numero 1 del mensile Oliocentrico: QUI

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