La Calabria è una regione che ha tutte le carte in regola per emergere. Ha un passato, una storia solida alle spalle. Oggi degustando l’extra vergine dell’Agricola Doria ho avuto il piacere di verificarne tutta la bontà. Il monovarietale Grossa di Cassano merita la giusta attenzione. E’ un fruttato intenso, erbaceo, con note di pomodoro e mela. Chissà com’erano gli oli un tempo. In un testo del 1853 si legge: “Gli uliveti danno olio leggero di buona qualità…”
In etichetta si legge il riferimento a Doria, Cassano allo Jonio; e si fa riferimento anche alla località Franci, Bisignano, in provincia di Cosenza.
E a proposito di Bisignano, ricordo una citazione che mi ero appuntato in uno dei miei taccuini:
“Gli uliveti danno olio leggero di buona qualità, che è sufficiente alle bisogne del luogo, e pure si vende di fuori. Gli ulivi vanno aumentando, perché la loro coltura è proficua; ed ora 14 frantoi non bastano a tritare le ulive e trarne l’olio”.
Il libro? E’ introvabile, ma io ne ho una copia, ben conservata: Il Regno delle due Sicilie descritto e illustrato, ovvero descrizione topografica, storica, monumentale, industriale, artistica, economica e commerciale delle province poste al di qua e al di là del faro e di ogni singolo paese di esse. Opera dedicata alla maestà di Ferdinando II, volume primo, Napoli, Stabilimento tipografico di Gaetano Nobile, 1853
Sempre nello stesso volume, a proposito di Cassano, compare un’altra citazione, che vi riporto con mia grande generosità:
“Gli oliveti non sono pochi, e di non piccola estensione; anzi non v’è anno che non s’impiantino ulivi nelle opportune contrade, massime in quelle della Caccianova, ove prontamente l’albero sacro a Minerva sviluppa e cresce. Da poco tempo in qua alcuni agricoltori pugliesi hanno introdotto un nuovo sistema e migliore di potazione di questa pianta, che non tenevasi per lo passato; mediante il quale gli ulivi si educano non molto alti, i rami si fanno crescere chiomati verso il suolo, e così rimangono meglio difesi dai venti e dalle intemperie, e la raccolta del frutto si rende più facile, e molto più abbondante. I nostri Cassanesi su l’esempio ricevuto stanno perfezionando quest’arte, da essi prima non ben conosciuta”.
SAGGIO ASSAGGIO
Ed ecco l’olio prodotto dall’Agricola Doria.
Vista > Giallo con riflessi verdolini, limpido
Olfatto > E’ un olio dal fruttato intenso, pulito e fresco, dalle chiare connotazioni erbacee, con richiami al pomodoro e alla mela
Gusto > E’ sapido, di buona fluidità, armonico, con amaro e piccante in equilibrio, gusto vegetale con richiami al carciofo
Sensazione retro-olfattiva > Note erbacee di campo, con una lieve punta piccante
L’ABBINAMENTO
Una ricetta di Giuseppe Capano: crema densa di lenticchie, castagne e broccoli su scodella di pane