E anche quest’oggi mi soffermo sull’educational tour cui ho partecipato nel primo fine settimana di aprile a Imperia, nella Riviera dei Fiori. Tra i vari giornalisti presenti, c’era pure Sergio Miravalle del quotidiano “La Stampa”, con una sopresa davvero divertente. Oltre a scrivere, Miravalle veste ora anche i panni – ma per puro divertimento – di produttore di olio extra vergine di oliva. Volete un aggettivo franco e sincero per esprimere un giudizio sull’olio degustato? Ottimo.
La bottiglia reca la dicitura “anno zero vendemmia delle olive 2010”.
L’olio è ottenuto dalla molitura di olive Taggiasca coltivate a Civezza, in provincia di Imperia.
In etichetta compare il nome di “Stanlio è olio. Per divertimento”. E infatti è un’edizione fuori commercio.
Sempre in etichetta si legge che le olive sono state raccolte da Sergio e Michele (il figlio) Miravalle, nonché dagli amici. Olive frante presso il frantoio Guasco di Torre Paponi.
Miravalle è orgoglioso della propria creatura. Sono solo 96 piante, da cui ha ricavato 120 litri con 0,3% di acidità libera. Un ottimo lavoro, in tre raccolte effettuate nella prima e seconda metà di novembre.
Ho degustato l’olio in un’atmosfera di gioia e spensieratezza, la sera di sabato 2 aprile, mentre noi giornalisti eravamo ospiti del Consorzio dell’olio Dop Riviera Ligure. Eravamo a Cervo, bellissima cittadina sul mare, nell’accogliente ristorante San Giorgio. Che bella serata, piacevolissima!
SAGGIO ASSAGGIO
Vista > Giallo dorato, limpido
Olfatto > Profumi fruttati leggeri, puliti, freschi, vegetali, dai toni mandorlati
Gusto > Al primo impatto una sensazione di “dolce”, poi lievi percezioni amare e picccanti, gusto vegetale, armonico, con richiami di carciofo; ha buona fluidità e pulizia in bocca
Sensazione retro-olfattiva > Richiami a frutta bianca, mela e mandorla
L’abbinamento > Con antipasti di crostacei, creme di verdura, pesci al cartoccio e nella preparazione di salse