L’olio extra vergine di oliva protagonista assoluto nella cucina di mare. E’ sufficiente leggere il libro di Veit Heinichen e Ami Scabar per rendersene conto. E’ un libro dal titolo alquanto diretto e inequivoco: Trieste. La citta dei venti, pubblicato dalle edizioni e/o. La scoperta è stata del tutto casuale, grazie a un regalo dei produttori Mahnič, Starec e Parovel, in occasione di Olio Capitale. Il libro, è un gadget dato in dono a chi acquista il cofanetto Tergeste Dop Collection. Una bella idea. La cultura letteraria e la cultura materiale insieme: un matrimonio perfetto. All’interno del volume, tra ricette ragionate e annotazioni dotte di stampo quasi diaristico, c’è un intero capitolo dedicato all’olio giuliano: “Non si può forzar el mus per far la cacca”.
Belle storie, intense e coinvolgenti: “In Val Rosandra si coltivavano uliveti già prima dell’arrivo dei romani… (…) E’ qui che il mondo del burro e quello dell’olio di oliva si separano”.
Ma ecco una ricetta pescata a caso tra le tante proposte dalla ristoratrice Ami Scabar: Pesce in sugo mediterraneo.
Ingredienti per sei persone
6 orate da 250 g l’una
3 pomodori tagliati a metà
12 olive nere denocciolate
3 spicchi d’aglio tagliati a metà
1 gambo di porro tagliato finemente
12 grossi capperi sott’olio (fiori di cappero)
6 fettine di limone
olio extra vergine di oliva > targato Dop Tergeste aggiungo io
timo
Preparazione
Squamate, sventrate, lavate e sfilettate il pesce. Con tutti gli altri ingredienti preparate un sughetto e fatelo cuocere a fuoco basso in una grossa pentola per 8 minuti; dopodiché aggiungete i filetti e, se necessario, un po’ di brodo di pesce. Fate cuocere il tutto per altri 10 minuti a fuoco basso; guarnite con un rametto di timo e servite il piatto caldo.